Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

In giro per l'istituto

« Older   Newer »
  Share  
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 00:41     +1   -1




Continua da qui

Tsumugi

Tenne per mano la ragazza finché non la portò all'atrio della scuola, sul piano sul quale si trovavano in precedenza c'erano le aule per le lezioni ordinarie.
La stava guardando con uno dei suoi sguardi più intensi, la stava osservando nei minimi dettagli.
"Allora iniziamo dall'interno o dall'esterno?" chiese tranquillamente mentre un leggero venticello che proveniva dal portone aperto, le scuoteva leggermente la folta chioma.
 
Top
Sui
CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 22:25     +1   -1




Sawako Manabi

Era appena suonata la campana dell'intervallo che subito Tsumugi, come se niente fosse, la prese per mano e la trascinò fuori dall'aula. Solitamente non era abituata a quel tipo di confidenza e ciò la fece irrigidire sotto la stretta della ragazza. In effetti aveva subito voluto farsi chiamare per nome, sebbene se non si fosse ancora presentata l'occasione di accontentarla. Dopotutto si erano appena conosciute ed era pur vero che nella scuola giravano strane voci. Magari tutto ciò era considerato normale lì dentro e avrebbe dovuto farsene una ragione, ma le ci voleva del tempo per abituarsi.
Dovette mettersi quasi a correre per tenere il passo e non inciampare. Arrivate nell'atrio, Tsumugi le chiese da dove volesse cominciare il "giro turistico". All'apparenza una domanda innocua, se non fosse stato per lo sguardo insistente con cui la squadrava dalla testa ai piedi. "Trova qualcosa di strano in me?", si chiese Sawa a disagio. Per un attimo prese in considerazione l'idea di chiederglielo direttamente, ma le sembrava quantomai sgarbato da fare.
Fuori faceva fresco e il vento che proveniva dal portone socchiuso scuoteva loro i capelli delicatamente. Quelli di Tsumugi erano lunghissimi e Sawa quasi provò un moto di invidia per quella bellezza algida e misteriosa.
"Se solo potessi essere come lei...", si lamentò in silenzio, mentre rispondeva alla domanda che le era stata posta.
-Direi da dentro, ci sono più cose da vedere e prima memorizzo la mappa e meglio è, ma... ma adesso... lasciami la mano...-
Era rossa in faccia e imbarazzata, non sapeva come dirglielo senza offendere l'altra, dal momento che non amava quel tipo di contatto con altre ragazze. Forse Tsumugi non lo stava facendo intenzionalmente, ma continuava a stringere la sua mano...
 
Top
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 22:52     +1   -1




Tsumugi

Sinceramente non si accorse di tenerle ancora la mano, per lei era una cosa naturale.
"Oh pardon" disse semplicemente lasciandole andare la mano con gentilezza.
Iniziava a capire un po' quella ragazza, era restia ai contatti con le ragazze e quindi sicuramente anche ad un rapporto più approfondito.
Tsumugi non si scoraggiò, le interessava quella ragazza e avrebbe fatto di tutto per riuscire nel suo intento.
Andò verso sinistra in direzione della palestra "Qui si trova la palestra, sono due ore settimanali nell'orario scolastico poi viene utilizzata anche per le attività pomeridiane" disse con disinvoltura aprendo leggermente il pannello dell'aula.
"Allora come mai ti sei trasferita a metà anno inoltrato?" chiese con leggera curiosità proseguendo il cammino verso la prima aula ad indirizzo musicale
 
Top
Sui
CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 23:59     +1   -1




Sawako Manabi

Appena la lasciò andare, Sawa raccolse le mani al petto. Quella che la sua compagna di classe aveva toccato era ancora calda e le lasciava indosso una sensazione che non sapeva bene come definire.
Tsumugi non sembrò essersi offesa e le mostrò con naturalezza l'interno dell'ampia palestra della scuola. Era molto più grande di quella cui lei era abituata e, proprio come una bambina, non vedeva l'ora di ritrovarsi in divisa sportiva e scarpe da ginnastica. Già si immaginava la scena, in fondo l'educazione motoria era una delle sue materie preferite.
Tsumugi prese l'iniziativa per un discorso, giusto per riempire il silenzio e, come al solito, le chiese il motivo per cui aveva deciso di trasferirsi proprio nel mezzo dell'anno scolastico. Sawa credeva non le interessasse veramente la questione, tanto meno amava parlarne, ma sempre meglio del mutismo in cui due persone estranee rischiano di cadere non appena lasciate sole. Anche lei voleva sforzarsi di intavolare una conversazione, tanto per cominciare. Tsumugi capitava proprio a pennello.
-Non è tanto interessante da sapere. Dove abitavo prima ero fuori dal mondo. Sentivo il bisogno di provare una vita diversa, più emozionante... così ho scelto di allontanarmi tanto da casa. Mi prenderai per stupida!-, spiegò.
Non aveva detto proprio tutta la verità, ma che motivo ci sarebbe stato dirle della sua famiglia, del senso di responsabilità che l'aveva spinta a fare quella scelta? Quel che era vero era che voleva una vita diversa e l'avrebbe avuta, costi quel che costi. Sawa si chiese perché stava mostrando a Tsumugi una parte così personale di sé in modo tanto malinconico. Sorrise alla sua compagna in risposta.
-Ma non vorrei annoiarti! E tu? Perché proprio una scuola come questa?-
Magari era proprio una domanda banale, ma nel cuore Sawa nutriva un pensiero particolare: "Ci sarà qualcuno come me che è qui per cambiare vita?" In un modo o nell'altro era sinceramente interessata alla risposta di Tsumugi.
 
Top
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 15/1/2013, 19:02     +1   -1




Tsumugi

Ascoltò la sua risposta rimanendo educatamente in silenzio.
Erano una accanto all'altra mentre percorrevano l'ampio corridoio per arrivare all'aula di musica.
"Beh diciamo che è stata una mia richiesta, mia madre mi ha sbattuto fuori di casa perché non approvava il mio stile di vita e mi ha spedito da mio padre il quale pur di non avermi tra i piedi ha accontentato la mia richiesta di stare in un collegio femminile" disse con estrema naturalezza, in fondo non si vergognava e non aveva nulla da nascondere.
"Sai non è che sopporti molto i maschi..." disse appositamente per vedere se capisse a cosa si riferiva con "stile di vita" dettole poco prima
 
Top
Sui
CAT_IMG Posted on 16/1/2013, 20:08     +1   -1




Sawako Manabi

Sawa rimase in silenzio, cercando di non stare troppo attenta alla conversazione. Era sicura che la vita di Tsumugi non fosse poi tanto più emozionante della sua e poi le aveva rigirato la domanda solo per cambiare il soggetto del discorso. A nessuno interessava mai davvero del perché e per come le persone possano trovarsi in una certa situazione e la cosa valeva anche per Tsumugi stessa.
Mentre la sua compagna di classe parlava, Sawa si limitava a fissare a terra seguendo il passo dei propri piedi: "Destra, sinistra, destra, sinistra...", ma ci fu qualcosa nel tono della voce di Tsumugi che attirò la sua attenzione. Senza volerlo si mostrò interessata ai punti oscuri del suo breve racconto, rappresentati dalle frasi "Perché non approvava il mio stile di vita" e "Non è che sopporti molto i maschi..."
Si chiese a cosa si riferisse, se quei due elementi fossero collegati, e lo erano. La risposa l'aveva già dentro di sé, ma Sawa era troppo testarda per considerare una cosa del genere. La disgustava nel profondo, ammesso che fosse davvero così.
Fece una domanda mossa da pura e semplice curiosità, che si pentì quasi subito di aver fatto:
-Cosa intendi con "stile di vita"?-. All'esterno sembrava una domanda come tutte le altre, quella di una ragazza inconsapevole che non aveva la minima idea di cosa aspettarsi da un'altra.

Edited by Sui - 16/1/2013, 21:24
 
Top
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 16/1/2013, 21:18     +1   -1




Tsumugi

Arrivarono all'aula di musica, come fece prima aprì la porta rimanendo appoggiata al bordo con la schiena facendole vedere l'ampia sala arredata da vari leggii e strumenti di ogni genere.
Stava pensando a come mettere giù la risposta, se essere diretta e spudoratamente schietta o meno.
Con un sorrisino la guardò
"Beh diciamo che non le piaceva il fatto che ogni sera rientrassi a casa con una ragazza diversa. Non accettava, e non accetta ancora, la mia omosessualità" le parole uscirono con naturalezza mentre osservava attentamente la reazione dell'altra
 
Top
Sui
CAT_IMG Posted on 16/1/2013, 21:56     +1   -1




Sawako Manabi

Tsumugi aprì la porta chiusa di una stanza, che si rivelò essere quella di musica. Lasciò a Sawa lo spazio necessario a entrare. Come una bambina al suo primo contatto con il mondo decise che quel posto le piaceva. Chissà, avrebbe potuto usarlo come nascondiglio un giorno. Presa in flagrante nei suoi pensieri segreti, la risposta di Tsumugi arrivò come un colpo fortissimo, il cui eco risuonò per la stanza.
"Beh, diciamo non le piaceva che ogni sera rientrassi a casa con una ragazza diversa. Non accettava e non accetta ancora la mia omosessualità", disse la compagna con naturalezza, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ma non lo era per niente, non agli occhi di Sawa.
Sawa andò a sbattere contro una pianola e indietreggiò fissando sorpresa Tsumugi negli occhi.
-Che... cosa...?-, cercò di mormorare una frase sensata, ma la situazione in cui si trovava aveva preso ben altra piega. Lei lo aveva fatto apposta? L'aveva portata lì dentro per poi circuirla, una volta da sole? Erano tutti assurdi pensieri che adesso le balenavano in testa. Si considerava omofoba a tutti gli effetti, in gran parte per merito dell'ambiente in cui era cresciuta. "E' immorale e disgustoso!", le spiegavano.
-Ma che stai dicendo?-, aggiunse a Tsumugi. Ci era cascata come una stupida e non sapeva più che cosa fare ora che il suo corpo era immobile, indifesa, completamente in balia della ragazza a pochi passi da lei.
 
Top
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 16/1/2013, 22:32     +1   -1




Tsumugi

Ahi ahi, aveva trova la persona sbagliata... nel suo sguardo poteva vedere la paura ma soprattutto il disgusto per la dichiarazione di Tsumugi.
Aveva trovato la ragazza omofoba, questa non se l'aspettava.
Non aveva mai costretto nessuna a fare qualcosa che non volesse, anche se effettivamente l'intento era ben poco carino.
"Beh ti ho semplicemente detto che mi piacciono le ragazze, nulla di così scandaloso ai giorni nostri" disse avvicinandosi leggermente, la vedeva rigida e sulla difensiva.
"Alla fine non sono mica l'unica in questo istituto" disse sfoggiando un sorriso.
Aveva sempre avuto la fortuna a non incontrare persone omofobe, e sinceramente in quella situazione non sapeva bene come comportarsi
 
Top
Sui
CAT_IMG Posted on 16/1/2013, 23:04     +1   -1




Sawako Manabi

Sawa era andata nel panico, ma una strana freddezza si impadronì di lei non appena vide Tsumugi avvicinarsi nella stanza. Il suo corpo si rifiutava di muoversi, si aspettava di tutto ormai, anche... "No!"
-Vuoi dire che ce ne sono altre come te a scuola? E' una cosa terribile... Mi hai portato qui per aggredirmi, vero?-. Non sapeva nemmeno lei quello che diceva; Pur avendone paura, non aveva mai avuto un confronto diretto con un ragazzo gay o una ragazza lesbica. Semplicemente la sua mente la metteva in guardia da questo tipo di situazioni, le diceva che queste persone erano malate e Sawa non voleva averci niente a che fare. Era crudele, ma era così che la pensava. Anche se, a volte, la curiosità non le impediva di andare aldilà con l'immaginazione. Ma il solo pensiero era tabù per lei.
Un flash improvviso e vede sé stessa immobile contro il muro e Tsumugi vicino a lei che la intrappola con le braccia, la accarezza. E Sawa che smette di ribellarsi alle sue paure, accettandole.
Un attimo di esitazione percorre gli occhi della ragazza, subito interrotto dall'ostilità che si impossessa di nuovo del suo sguardo.
"Nemmeno morta mi lascerei fare una cosa del genere, lo giuro..."
 
Top
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 16/1/2013, 23:28     +1   -1




Tsumugi

quando sentì quelle parole si bloccò all'istante, non voleva passare qualche guaio per quella ragazza che si sarebbe messa a strillare anche se Tsumugi avesse fatto solamente un passo in più.
"Oh sì certo voglio proprio aggredirti, ma cosa credi che le persone omosessuali siano dei mostri assetati di sesso?" disse a denti stretti, non le piacevano quelle persone non poteva proprio sopportarle.
"Ah no, ci ritieni persone malate non è vero? Proprio una terribile malattia guarda" si stava alterando.
Benché quella ragazza dal punto di vista fisico le interessasse non voleva averci niente a che fare.
"Meglio se il giro dell'istituto lo fai con qualcun'altra... ah la pausa pranzo è quasi finita, ti conviene tornare in classe" girò le spalle e si diresse verso l'esterno dell'aula.
In qualche modo si sentiva ferita
 
Top
Sui
CAT_IMG Posted on 17/1/2013, 00:04     +1   -1




Sawako Manabi

Tsumugi le sbatté in faccia tutto il proprio disprezzo per le parole offensive che Sawa le aveva detto e quest'ultima la ascoltò senza dire una parola. Non si era trattenuta nei termini, pensando solamente a difendersi, terrorizzata com'era. E adesso la ragazza che si era offerta di farle strada (era stata Sawa a chiederglielo alla fine) le aveva girato le spalle ed era uscita. Si lasciò andare sul pavimento, tutta tensione si era sciolta all'improvviso e aveva iniziato a tremare.
Allora cos'era successo? "Niente", si scoprì a pensare. Tsumugi non l'aveva aggredita, non l'aveva toccata, non aveva fatto niente di quello che pensava. Invece Sawa l'aveva ferita, l'aveva fatta sentire un mostro. Si alzò in piedi e uscì fuori dall'aula. Quello che aveva fatto era ingiusto, ma non riusciva a sentire nel cuore un sentimento tanto forte da farla sentire in colpa.
"Ma devo scusarmi..."
Corse verso la sua compagna che probabilmente stava andando in classe. Anche da dietro sembrava dura, infuriata.
-Ehm, Tsumugi-san!-, quasi gridò per farsi sentire. Rossa in faccia, non sapeva in che altro modo chiamarla dato che non conosceva il suo cognome. Si fermò a un metro di distanza da lei, sperando che la ascoltasse lo stesso. -Sono stata ingiusta... Mi dispiace! Non so cosa dire, ma ho sbagliato...-. Guardava in basso, per non far vedere gli occhi rossi.
"Ma perché sto piangendo? Che umiliazione!"
Dentro di lei qualcosa si era mosso, ma non era ancora pronta per affrontarlo. Si vide al posto di Tsumugi, si vide essere scacciata via in malo modo e per quanto sentiva che fosse sbagliato, Sawa sapeva che al suo posto avrebbe reagito nello stessa identica maniera. Al posto di Tsumugi non si sarebbe nemmeno perdonata. La sua nuova "amica" non era ipocrita e vigliacca come lo era lei.
-Io vorrei ricominciare, se per te va bene...-
"Ma cosa stai dicendo? Stai zitta, Sawa!". Due parti di lei erano in conflitto, chissà quale delle due avrebbe avuto la meglio?
 
Top
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 17/1/2013, 17:30     +1   -1




Tsumugi

Si girò in direzione della ragazza, rimase in silenzio con uno sguardo duro.
"Sì hai sbagliato, non puoi giudicare una persona per i suoi gusti sessuali. Avrei preferito che mi definissi una donnaiola, quello non lo nego e non l'ho mai negato di esserlo" disse mantenendo un tono alquanto normale.
"Non ho mai obbligato nessuna a fare qualcosa, le ragazze sapevano e sanno come sono quindi non hanno molte aspettative, e su questo non sono tanto migliori di me visto che una notte e basta a loro va bene"
Perché stava dando tutte quelle spiegazioni a lei? Alla fine quello che la nuova provava era disprezzo.
"Non credo che tu vorresti avere un rapporto, di qualsiasi genere con una persona che disprezzi..."
Concluse con quelle parole guardandola, aspettando che l'altra alzasse il viso
 
Top
Sui
CAT_IMG Posted on 22/1/2013, 15:19     +1   -1




Sawako Manabi

Non ci stava capendo più niente. La testa era vuota, sentimenti contrastanti la spingevano a dire cose di cui nemmeno lei riusciva a capire l'origine. Fossero dettate dal cuore o spinte dalla ragione, non lo sapeva. Sawa era così confusa da rimanere senza parole. Quelle di Tsumugi, invece, erano dure e pungenti. Ma erano vere. Nonostante il suo disgusto, avrebbe potuto fare a meno di rivelare una cosa del genere mettendo in discussione i sentimenti dell'altra. Per lei era sbagliato, ma la cosa iniziava e finiva con Sawa stessa, che stava subendo l'umiliazione in silenzio e con i lacrimoni che le cadevano direttamente dalle ciglia senza rigarle le guance.
"E' che avevo paura...", tentò di giustificarsi in questo modo, ma non avrebbe fatto che peggiorare la situazione. La rabbia si impossessò dei suoi occhi quando alzò lo sguardo, un sentimento rivolto a sé stessa che le rodeva dentro già da tempo e che non poteva, non voleva vedere. Non era la paura di Tsumugi, ma qualcosa di ancora più difficile.
"Dovrei odiarmi per quello che sono, dovrei odiarmi per quello che faccio. Non posso dirlo a nessuno!"
-Non è te che disprezzo!-, adesso la sua voce era incrinata dal pianto, ma ben udibile.
Il suono della campana che richiamava le studentesse alle rispettive classi e i docenti al proprio lavoro ebbe come l'effetto di una sveglia su Sawa, che si asciugò in fretta le lacrime e passò di fianco a Tsumugi velocemente come per scappare.
"Che altro potrei fare?", pensò.
-Sono io che non mi sopporto-. Il discorso per lei era sospeso, o chiuso a seconda dei punti di vista. Quando rientrò mascherò il più possibile gli occhi, leggermente gonfi e arrossati. In quei momenti sembrava molto più femminile.
Evitò di indovinare la natura del punto interrogativo che le compagne di classe avrebbero portato sopra le loro teste, vedendola andare via minuti prima con "la donnaiola Tsumugi" e tornare tutta da sola.
"Non mi interessa se sanno di Tsumugi. Non mi interessa più se sono come lei, tanto io non sono meglio di loro!"
Non vedeva l'ora che iniziasse la lezione così da potersi concentrare su qualcos'altro per poi defilarsi al dormitorio. Intanto ripensava alle parole dette dall'altra poco prima nel corridoio: "Visto che una notte e basta a loro va bene"...
 
Top
|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 22/1/2013, 15:55     +1   -1




Tsumugi

Aveva ancora un'espressione dura in volto e la mascella serrata mentre l'altra cercava di dare spiegazioni o di giustificarsi.
Quando suonò la campanella la sentì relativamente dato che era ancora abbastanza arrabbiata per ciò che le era stato detto.
Quando l'altra le disse quelle parole passandola accanto Tsumugi rimase leggermente interdetta non capendo il vero significato di ciò.
Aveva visto i suoi occhi rossi e gonfi di lacrime, questo la fece sentire tremendamente in colpa, probabilmente era stata molto sgarbata a risponderle così d'impulso.
Aspettò qualche secondo e iniziò anche lei a incamminarsi nuovamente nell'aula per la lezione.

Continua qui
 
Top
14 replies since 14/1/2013, 00:41   137 views
  Share