Relax al parco, Alyssa & Shizuko

Shizuko

Sì alzò piuttosto tardi, rispetto al suo solito, e vide un sole splendente sovrastare il cielo, insieme a una buona temperatura, non troppo calda e nè troppo fredda e questo significava una sola cosa: andare in giro fuori! Facendo il più in fretta possibile, si vestì , per poi fare colazione e uscire, ovviamente non prima di aver salutato i suoi dolci nonnini, che subito dopo la morte dei suoi genitori, hanno deciso di andare a vivere lì, per non far stare sola la piccola Shizuko.
Non era arrivata neanche all'entrata del parco, che prese dalla sua borsa un blocchettino e una penna, per fare quello che faceva di solito: scrivere su carta ogni suo singolo pensiero. Vi chiederete di sicuro il perché fare una cosa del genere, ma nonostante sia una pratica molto particolare, questo esercizio aiuta molto a migliorare la memoria e i ricordi, se applicata costantemente, inoltre è un buon esercizio per migliorare la propria abilità nello scrivere, magari per diventare scrittori o giornalisti, cosa che però non interessava a Shizuko: a causa della sua timidezza e timore di avere conversazione con qualcun altro, qualcuno di "esterno", preferiva parlare con sé stessa e con tutto ciò al suo interno, inoltre era da anni che aveva questo piccolo hobby, e ormai non aveva intenzione di smettere.

Non si rese conto che da quando aveva tirato fuori carta e penna, aveva continuato a girovagare nei meandri del parco con lo sguardo fisso sul foglio; non che però la cosa interessasse o stupisse gli altri visitatori: vi erano qualsivoglia di persone, da dolci bambini che correvano dietro a un pallone, a dolci coppiette di innamorati, a gruppi di anziani seduti sulle panche del parco a giocare a due briscole.

Vedendo comunque il luogo in cui scrivere inappropriato, decise di trovare un posto in cui continuare in pace, senza il rischio di disturbare qualcuno, e vide un bellissimo albero di cipresso, di cui il vento ne agitava le fronde. Raggiunse subito l'albero, sedendosi con la schiena appoggiata al tronco, incurante che vicino a lei c'era un altra persona seduta.

Shizuko

Come avrete capito, Shizuko stava scrivendo sul suo blocchetto tutto ciò che le passava per la mente. Ma cos'era che di preciso scriveva? Qualsiasi cosa:pensieri riguardo l'ambiente circostante , conversazioni con i nonni avuti i giorni precedenti e chi più ne ha più ne metta; a dire il vero non servivano a nulla, ma molti pensieri a volte possono essere molto importanti e vale la pena di scriverseli, e molto spesso alcune persone non si ricordano di ciò che avevano pensato qualche minuto prima, inoltre alcuni di essi possono essere anche divertenti e rileggendoseli potrebbe scappare anche una bella risata.

Sentì qualcuno parlare a lei, e questo la fece uscire con un piccolo sussulto dalla trance provocata dallo scrivere: era una ragazza , giovane, come lei, forse della sua stessa età, con dei capelli castani e un paio di occhiali. La prima reazione di Shizuko fu immobilizzarsi completamente, con lo sguardo fisso verso la ragazza e con le guance leggermente arrossate per l'imbarazzo: la sua timidezza era veramente abnorme, già aveva problemi con il parlare con persone che conosceva da tempo, ma quando era qualcuno che non conosceva, la faccenda si complicava.

Tuttavia però odiava questo suo lato, dato che era la causa principale per il quale era sempre isolata, senza nessuno accanto; aveva 19 anni ed era ora di cancellare questa sua paura. Tra l'altro in quel momento, una ragazza si era rivolta a lei, e non degnarle neanche di una risposta sarebbe stata una cosa molto cattiva.

ehm....s-sì. Vengo spesso in questo posto, e...non posso mai fare a meno di sedermi vicino a questo splendido albero.. le rispose, dopo aver emesso un lungo sospiro. Notò che anche la ragazza aveva in mano un blocchetto per appunti: forse era una studentessa , o magari come Shizuko, anche lei aveva la passione di scrivere. Questo la fece incuriosire, tale da domandarglielo, in fondo non era nulla di male se glielo chiedeva, no? anche tu amante della scrittura? le chiese con una battutina, indicandole il suo blocchetto con un cenno della testa.

Shizuko

La risposta della ragazza alla sua domanda, fece capire che le intuizioni di Shizuko erano vere: si dev'essere proprio fortunati a incontrare una persona con la stessa passione, magari forse non era solo un caso....
sono d'accordo. A me piace soprattutto perché scrivendo, riesco come a teletrasportarmi in un mondo tutto mio, dove nessun altro può entrarci disse felice: era la prima volta che parlava con qualcuno della sua passione per la scrittura: a scuola oltre a non avere il coraggio di parlare con qualcuno, sapeva di essere l'unica ad avere questa passione, ma adesso, che stava parlando con un'altra amante di questa bellissima arte, le dava un po più di sicurezza.

La ragazza si presentò porgendole la mano, e Shizuko ebbe un altro attimo di smarrimento, ma piano piano avvicinò la mano alla sua, stringendola delicatamente. pia...piacere di conoscerti, Alyssa, io sono Shizuko... disse timidamente, a causa del modo con cui la ragazza le aveva chiesto il nome: si sentiva trattata quasi come una nobile principessa, o almeno è questo che lei pensava....

Capì quindi che era una scrittrice professionista, e questo la incuriosì molto: parlando con lei, magari Alyssa le avrebbe dato dei consigli su come migliorare la sua tecnica scrittoria.

Shizuko

Al complimento per il suo nome la povera Shizuko avvampò per l'imbarazzo, e la pelle delle sue guance, dal bianco latte, divennero rapidamente un rosso acceso. g..grazie, anche il tuo nome è molto bello, Alyssa... cercò di dirle, con ancora l'imbarazzo a mille.

Fu colta impreparata, quando le chiese se era giapponese: nessuna persona le aveva mai chiesto da dove venisse, forse perché non vi era bisogno di chiederlo, temendo che quella domanda divenisse discriminatoria, o forse semplicemente perché a nessuno gli importava dove fosse nata. Nonostante ciò, la domanda di Alyssa la rese molto felice. beh....sì, io sono nata in Giappone, ma è da quando ero piccola che vivo qui. Inoltre a me piace molto viaggiare, quindi , per garantire una comunicazione migliore, ho partecipato ad alcuni corsi d'inglese.... le disse, sfoggiando un dolce sorriso.

Ora che ci pensava, finora era stata Alyssa a porre domande, non che le dava fastidio, affatto, ma l'esatto contrario: aveva paura che , non ponendole alcuna domanda, si infastidisse lei, così cerco di rimediare, ripensando a quello che aveva detto prima. hai detto che sei un' aspirante scrittrice, vero? Quindi vuoi fare della tua passione, la tua professione? le chiese, con gran curiosità , la quale si poteva chiaramente vedere dai suoi occhi: chissà, forse un domani avrebbe deciso di fare lo stesso, magari scrivendo dei libri, o diventando una giornalista.

Shizuko

La domanda inizialmente sorprese la ragazza, e Shizuko era già pronta a ricevere una reazione negativa da parte di Alyssa, ma vederla poi sorridere, calmò decisamente i suoi nervi: le sue parole erano sorprendenti, si vedeva quanto tenesse a raggiungere il suo obbiettivo è per di più erano delle cose molto mature, che sicuramente Shizuko non sarebbe mai riuscita a dire.

A quel punto accadde qualcosa di inaspettato. Sei veramente fantastica, sono molto felice per te e spero che un giorno riuscirai a coronare il tuo sogno: non smettere mai di andare avanti e credi sempre in te stessa, e così ti si apriranno tutte le porte del mondo.... disse, sorprendentemente Shizuko, guardandola intensamente negli occhi, stringendo una mano di Alyssa con le sue: evidentemente quello era la "parte di scrittrice" di Shizuko , che si era risvegliata e voleva incoraggiare quella ragazza a continuare a seguire il suo sogno. Ma dopo qualche istante, Shizuko ritornò alla realtà , rendendosi conto di stare stringendo le mani con quella della ragazza. Emise un gridolino per l'imbarazzo abbassando di colpo il volto ; mi dispiace sussurrò, anche se in fin dei conti non aveva fatto nulla di male: forse era per aver preso la sua mano all'improvviso o per averla fatta assistire a quella piccola scenetta, fatto sta che inezie come queste provocano una grande vergogna per la nostra Shizuko.

Shizuko

Dopo aver sentito la reazione di Alyssa alle sue parole, non aveva motivo di starsene con il capo chino per la vergogna. La risatina della ragazza per la scenetta le fece fare un piccolo sorrisetto, dal momento che sapeva che non voleva offenderla o prendere in giro. Quando le sollevò la testa e le accarezzò i capelli, ebbe di nuovo un attimo di choc, e stava per ritrarsi via per la vergogna, ma pensandoci, sarebbe stato scortese, anzi cattivo, nei confronti di Alyssa così, per la prima volta, non fu preda nel suo solito imbarazzo e si abbandonò a quella delicata mano che le stava accarezzando i suoi capelli azzurrini, chiudendo gli occhi, ascoltando le dolci parole di Alyssa. grazie, Alyssa, mi fa molto piacere sentire queste parole... disse, riaprendo gli occhi e sfoggiando un dolce sorriso come quello di Alyssa e lentamente anche lei portò la mano vicino al suo volto, iniziandole ad accarezzare i capelli, sfiorando ogni tanto con il pollice una sua guancia.

Non sapeva cosa stava succedendo, ma si sentiva tremendamente bene in quella situazione.

Shizuko

Fece una piccola risatina quando vide Alyssa con le guance rosse per l'imbarazzo: sembrava quasi che le parti si fossero invertite.

Questa volte le parole di Alyssa la colpirono non poco, non riusciva a capire appieno il significato di quelle parole, ma comunque si sentiva felice come non mai a sentirsele dire. lo penso anch'io: anche...anche se ci conosciamo da poco mi sento molto bene qui con te. .. le rispose, dopo averci pensato per qualche istante, e poi, sentendo la sua mano cingerle il fianco capendo quello che voleva fare, mise anche lei una mano dietro la sua schiena, dandole un innocente e caldo abbraccio, poggiando la testa tra il collo e la spalla di Alyssa: percepiva chiaramente il calore del corpo della ragazza, che, per qualche ragione, le dava una fantastica sensazione di pace, tant'è che sperò che quell'abbraccio non finisse mai.