Raisha |
|
| Max
Annuisce, quindi deinitivamente all'insegnarmi non solo a suonare... ma qualsiasi cosa che potesse essermi utile... la osservo perplessa ed un -gra---grazie- impacciato mi esce spontaneo, accorgendomi che in quel momento, mi prende la mano. Rimango un poco titubante nei primi istanti, sospiro, e rinsaldo la stretta... infondo... se devo riuscire ad integrarmi nella vita da civile, bisogna farlo al meglio... no? annuisco quindi mentre mi porta nella giusta direzione della mensa, e quando facciamo il nostro ingresso, lo sguardo mi si illumina nel vedere il self service, ed il cibo che vi è sopra. Tanto che lo sguardo mi si inumidisce
-Mah... ah... quindi ci sono anche posti cosi... qui- la osservo basita -pensavo fossero solo delle leggende...- dico quindi avanzando verso il tavolo ove si poteva prendere quel che si voleva, ed osservo, il tutto, realmente indecisa... cominciando dapprima a prendere quello che durante la riabilitazione avevo avuto modo di conoscere... pollo... patate... verdura cotta... formaggi... tutte cose molto semplici in vero, tutto ciò che può essere salutare e carico di energie, poi, mi rivolgo a Serena...
-il resto...- osservo quello che prende lei, e ne prendo un poco anchio, giusto per curiosità, che di certo non mi manca. Osservo il resto del cibo ce abbonda sulla tavola di tutti i tipi e di quasi tutte le origini...
-cosa mi consigli?- le chiedo sbattendo le palpebre un paio di volte, e volgendosi ad osservarla con una meraviglia negli occhi che solo un bambino nel paese dei balocchi potrebbe eguagliare
|
| |