Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Club: Musica

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CAT_IMG Posted on 17/9/2015, 10:28     +1   -1


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questo club è uno dei più numerosi. chiunque sia appassionato di musica, per un motivo o per l'altro, ne fa parte. dalla classica a quella elettronica, ciò che gli accomuna è la passione per le note e gli strumenti musicali. persino un paio di secchioni di matematica ne fanno parte, vista la forte affinità con la musica della loro materia preferita..

PROLOGO

Sono trascorsi sei mesi. Addirittura sei mesi, normalmente si potrebbe pensare. Ma dentro di se, quello che sentiva era appena sei mesi. In realtà non aveva prefettamente idea di quanto tempo fosse passato, non le importava, e qualunque quantità, che si misurasse in giorni, mesi, o anche anni, era sempre insufficiente a prescindere. ma anche se lei non lo considerava, il Tempo era stato implacabile: quella che molti consideravano una bellezza eterea, irraggiungibile e ultraterrena, era diventata più il fantasma della sua stessa ombra. Anche lei ci aveva messo del suo: reclusa in casa, come una hikikomori, non parlare con nessuno, mangiare solo quando i morsi della fame erano troppo forti.. perchè la sua mente non riusciva ad accettare la realtà, non riusciva a separarsi dai ricordi, a lasciarli andare. non dimenticarli, ma sapere che, nel bene e nel male, era parte di lei e che la aiutavano a diventare una persona megliore.. e allora i Ricordi si vendicarono. Le sue emozioni la colpivano come onde anomale, distruttive e implacabili: senza alcuna pietà, frustandola, spezzandola sia nel corpo che nell'anima, e infine, trascinandola inesorabili nel freddo, buio e infinto abisso chiamato: disperazione, da dove non vi era più ritorno possibile. Tornare indietro da quell'incubo, era impossible. Perlomeno, era impossible tornare ad essere quelli di prima. prima di cadere nell'oblio. era come se una nuova persona nascesse da quel grembo nero, freddo e terrificante. In tutto quel tempo, la cascata di morbidi, fluenti capelli argentei aveva perso la sua disciplina, e senza il pettine e la cura amorevole, erano tanti serpenti, senpre litigiosi, sempre in lotta tra loro. Gli occhi, accessi di intelligenza e percorsi quasi da scariche elettriche in quel blu brillante come zaffiro, a causa delle troppe lacrime erano scoloriti, macchiati, spenti e senza più voglia di vivere. non intendevano vedere più nessuno, quindi non importava come fossero. così come non avevano visto nessuno negli ultimi sei mesi. quello era il monotono programma della giornata, delle giornate che si susseguivano tutte uguali, nella sofferenza.

Ma non oggi

Non quel giorno

Quel giorno, era diverso.

Forse, il non sentire nulla per tutto quel tempo anche le sue orecchie erano intorpidite, e ora le giocavano brutti scherzi, ma era cerca di aver sentito la porta della sua stanza aprirsi. No, non era il termine corretto: sradicare, abbattere, erano i termini più adatti PER QUANTO ACCIDENTI HAI INTENZIONE DI STARTENE LI A PIANGERTI ADDOSSO COME UNA BAMBINA VIZIATA?? effettivamente qualcuno era entrato, e in qualche maniera quella voce, femminile, le era famigliare. Il nome che quella voce doveva richiamare era ancora incastrato tra l'ingorgo di ricordi tristi e sentimenti strappati, quindi non lo riconobbe immediatamente. Respirare le divenne leggermente più difficile: sdraiata supina sul letto, quella figura, che ora più vicina poteva indicare come una ragazza (una donna!) una vocina da chissà dove nella sua mente, come un faro, corresse la rotta dei suoi pensieri, si era messa a cavalcioni sopra il suo basso ventre. Stava cercando di capire perchè e percome sapesse che quella che sembrava una ragazza della sua età aveva in realtà da poco passato i quarant'anni, che il freddo delle sue mani le invase le guance: SVEGLIATI SCEMA CHE NON SEI ALTRO!, il freddo le entrava inesorabile, senza incontrare resistenza. E senza preavviso, divenne INCANDESCENTE! lo schiaffo fu improvisso e violento. allora altre emozioni, forti e invasive, che erano solo rimaste sopite, tornarono suonando la carica: paura, sorpresa, stupore, tensione, odio! l'adrenalina tornò a scorrerle nelle vene dopo tanto tempo, facendo gli stessi danni di un monsone dopo una siccità asfissiante: il suo corpo era nel panico più totale, ciò che regnava era la Confusione. allora anche il nome le venne finalmente in mente: AKANE! e sapeva anche che colei che rispondeva a quel nome era la sua Professoressa. più una confidente che una prof, ma la sua reputazione fu abbastanza a farle aprire gli occhi, a spalancarli, accogliendo la luce del sole vivo io.. cos... cosa ci fai tu QUI? farfugliò, dapprima insicura, poi anche parlare le divenne subito più semplice. sono qui a buttare fuori casa una Hikikomori! a calci se necessario! le parole non erano a vuoto. sapeva che lo avrebbe fatto seriamente se fosse stato necessario.. guardati! sei uno straccio. no uno straccio ha più dignità di te! come ti sei ridotta! la ragazza si alzò di scatto, impattando sul corpo di Akane, la quale non si scompose, e si guardò attorno, spaventata hikikomori? chi? dove? come se fosse un serial killer o qualcosa del genere.. un colpo con le nocchè impattò con il suo cranio, dandole una fortissima scossa di dolore, facendole portare le mani a massaggiare la zona colpita TU, chi sennò? si alzò infine dal letto, ma assieme, afferrò il braccio della ragazza, una presa forte come una tagliola dentata, e la tirò a se, costringendola ad alzarsi. perlomeno sta ancora in piedi da sola, pensò la professoressa. non opponeva resistenza. sapeva che era inutile con lei. la portò a forza nel bagno, dove una vasca di acqua rovente la aspettava, la spogliò con mosse esperte, e senza troppi complimenti, la buttò in acqua. il tuffo fu inaspettato tanto quanto lo shock termico che la sua pelle, già delicata nel momenti di splendore, subì a contatto con l'acqua: risalì sputacchiando e divincolandosi, in preda al panico, cercando di riguadagnare una posizione meno pericolosa dello stare "sott'acqua". Appena ci riuscì MA SEI IMPAZZITA?!? le urlò di rimando, almeno l'esperienza aveva finalmente risvegliato la sua personalità sopita e poi come fai ad essere tu qui! potrei farti arrestare per violazione di domicilio! e aggressione anche! passeresti un bel mucchio di tempo in prigione! era fuori di se. tutto quello che non aveva fatto o pensato degli ultimi sei mesi le stava piombando addosso tutto assieme, senza alcuna protezione e chissene frega! fece spallucce Akane, infischiandosene delle minacce, o presunte tali farei questo e altro per i miei studenti.. il tono si abbassò diventando più sadico e poi ho miei medoti... si avvicinò alla ragazza, e la ributtò sott'acqua, con la seguente marea di schizzi e tracimazioni che ne seguirono. Quando anche stavolta riemerse sputacchiando e sbuffando, vide che il suo sguardo non era "odio" ma pura ostilità. non sei ancora risollevata da quello che è accaduto vero? un tono insolitamente dolce e comprensivo uscì dalle sue labbra. non ottenne risposta.
Akane sospirò.

Sei mesi prima...

gli invitati sarebbero arrivati di li a poco, e lei stava per indossare il vestito che suo padre le aveva regalato. poteva essere mancato per anni dalla sua vita, ma sapeva ancora come farla felice, nonostante tutto. la sua vita, sia scolastica che personale, stava decollando: un forte sentimento la legava a quella piccola ragazza che era riuscita in 3 giorni a fare quello che altri non erano riusciti in 15 anni. e suo padre era finalmente deciso a riprendere il rapporto tra loro due, mandando, per una volta al diavolo il suo lavoro. non erano le 18:40 quando il suo maggiordomo bussò alla porta. Conosceva abbastanza il suo personale, e le bastò un'occhio per capire che qualcosa non andava. in genere Boris, e Ivan, le uniche presenze maschili in quella villa, sapeva gestire da soli ogni evenienza e problema. se richiedevano la sua presenza.. voleva dire che era qualcosa di veramente grave. Milady, la prego di cambiarsi. la macchina la sta aspettando. è urgente. per la prima volta in venti anni, sentì qualcosa di simile ad un'emozione che riusciva a spezzare la voce pacata e calma dell'uomo. benchè fosse lei la padrona di casa, sapeva che una richiesta del genere aveva una certa importanza, e si fidava abbastanza che, con un gesto, le sue ancelle le cambiarono immediatamente il vestito e le prepararono un abbigliamento più anonimo. scese di corsa, effetivamente una berlina la aspettava. salì di corsa e la macchina partì rapidamente. nella villa, altri rapidi ordini vennero dati in quel momento: una seconda auto uscì infatti di li a poco. il tragitto non fu lungo, e si fermarono proprio in prossimità di una gran folla di persone, proprio nel mezzo di uno degli incroci della città. Trasalì. i lampeggianti delle ambulanze e dei pompieri le ferivano li occhi, ma si fece comunque largo nella folla. XA! si girò immediatamente. era Jackson, un suo sempai dell'università. lo aveva salutato giusto il giorno prima, ma anche stavolta notò il tono serio: cosa stava succedendo? lui la prese, senza dire nulla. il ragazzo era più robusto, e in breve aprì la folla come un coltello rovente nel burro. in mezzo vi era uno spiazzo: un 'incidente stradale. un grosso SUV girato su un fianco, fortemente danneggiato sul cofano, alcuni pompieri che lavoravano per estrarre l'autista, che a quanto pare era ancora lucido. sono quando l'occhio corse lungo la seconda auto, il tempo, in quell'istante, si fermò. si dimenticò anche di respirare, immobilizzata dal terrore. conosceva quella auto, o quello che ne restava.. no.... no.. no. NOOOOOO!!! una bomba atomica non avrebbe fatto tutti quei danni. esplose, cercando di correre verso la carcassa dell macchina, ma Jacson, e altri tre tra poliziotti e pompieri la bloccarono. in quattro riuscivano a malapena a trattenerla. era furiosa, spaventata, disperata. un altro pompiere accorse al trambusto chiedendo chi fosse. fu Jackson a rispondere, e l'uomo annuì, comprensivo. ma dovette ancora dare la notizia più brutta: erano morti tutti e tre. il SUV; a confronto della macchina, era come un acarro armato.. il conducente non aveva rispettato il semaforo, e a forte velocità aveva impattato, distruggendola, sulla macchina. la ragazza si girò verso il suo sempai, assestando un violento pungo a martello sul suo busto, PERCHE'?? sentì il rovente calore delle lacrime bagnarli il vestito. la ragazza stava piangendo. come non aveva mai fatto prima d'ora. poco dopo, un uomo, con due occhi glaciali, identici a quelli della ragazza, gli strinse il braccio. Non ebbe bisogno alcuno di chiedere chi fosse. Laciò che la prendesse e, lentamente, la portasse via da quel luogo così triste.

pochi giorni dopo, vi furono i funerali. la ragazza era diventata più uno spettro, che una persona. gli occhi vaqui e inespressivi, il volto senza alcuna emozione. non sembrava che capisse dove fosse realmente. a quanto pare, la maledizione della sua famiglia, che tende a distruggere traicamente ogni momento bello della loro vita, si è fatta ancora sentire. l'intera classe era presente. cosa assai rara. e tutti i professori del corso al quale la giovane vittina si era da poco iscritta, lo stesso che lo spettro frequentava. fu sempre Akane ad accompagnarla, e la professoressa alla fine della cerimonia scambiò anche alcune parole con il padre, probabile fu in quel momento che la donna ebbe accesso alla villa. due mesi dopo, anche il padre tornò in Russia, dove, purtroppo, gli affari lo attendevano. avrebbe voluto restare di più, ma in qualche modo, capì che non era in suo potere far tornare la serenità alla figlia, così duramente colpita dal destino.

Akane era in parte arrabbiata, in parte era consapevole di quello che la ragazza passava devi riprendere il contatto con il mondo bambina! ottenendo come risposta uno sbattere degli occhi piuttosto ostile e io so come fare.. per me il mondo non esiste più.. sai, mia sorella, è andata in maternità. le rispose ignorandola non era previsto, ma a quanto pare i medici preferiscono tenerla sotto osservazione. è sempre stata di salute un po' cagionevole.. comunque, ritornò all'argomento principale era prfessoressa di un'istituto superiore, insegnava musica. sapeva benissimo che la ragazza era appassionata nonchè abile musicista il supplente lo han trovato subito. il vero problema, è che era la responsabile del club di musica, e purtroppo il nuovo insegnante non ha le competenze per svolgere quell'incarico. quindi.. non le ho nemmeno io. non sono laureata, tantomeno in psicologia o quello che serve. la donna sorrise. la sue mente stava tornando lentamente quella di un tempo tu, no. stavolta, e lo sapeva per esperienza, quel sorriso non avrebbe portato nulla di buono.. io si.. dammi qualche giorno che mi sistemo... hai capito male bellezza. perchè credi che ti abbia buttato nella vasca? perchè sei sadica! beh, si, certo... ammise orgogliosa.. ma io, cioè, tu, inizi domani mattina.. la ragazza si lasciò andare, stavolta da sola, sott'acqua. non la sopportava. proprio no.



Xana

svegliarsi presto dopo aver praticamente dormito mezzo anno fu un trauma. eppure in qualche modo riuscì ad arrivare persino in anticipo. Akane invece già la aspettava. la presentò al preside, fecero le solite prediche, compilarono qualche scartoffia, e, se ufficialmente era Akane ad essere la responsabile del club di Musica, in realtà lo sarebbe stato lei, a ricoprire un ruolo che non aveva la minima idea di come di svolgesse. il preside la rimpì di consigli: essere attiva, propositiva, attenta ecc ecc.. insomma, le solite cose. e soprattutto, rendere gli appartenenti al club orgogliosi di farne parte. questa ultima frase la rese un po' perplessa.. i club iniziavano poco dopo. vestiva in modo pià formale possibile, pensò di aver preso un granchio, vedendo tutti gli altri così casual. immancabile la sua fascia che copriva interamente il collo, aveva un abito che era un filo troppo aderente, ma comunque adatto a quello che poteva essere una professoressa, o almeno un'educatrice. entrando nel club, il direttore, la presidente del consiglio studentensco, e lei stessa, fecero la loro prima comparsa sul palco della classe. in effetti era un vero e proprio palco, dove i ragazzi suonavano o anche cantavano. non era raro che il club collaborasse con quello del coro e quello del teatro per questo o quel progetto.. iniziò subito il direttore: la Presidente del Consiglio Studentensco intende dirvi qualcosa! tuonò, per poi ritirarsi, lasciando che una ragazza dell'ultimo anno prendesse la parola ciao a tutti! un esordio molto differente come sapete la professoressa è in maternità. le facciamo gli auguri, ma purtroppo per tutto l'anno non sarà più possibile per lei seguire questo club. quindi, vi presento la vostra nuova coordinatrice: la signorina Roxana Zarevina! venne presentata come se fosse alla consegna dei premi Oscar, o qualcosa del genere.. di colpo Xana si ritrovò al centro dell'attenzione di tutti, e per la prima volta, in vita sua, si sentì dannatamente in imbarazzo.. ciao ragazzi cercò comunque di non essere troppo formale almeno nelle parole.. abbiate cura di me per questo anno.. riuscì a dire, prima di bloccarsi completamente. si voltò, il direttore e la ragazza si erano volatilizzati. era stata incastrata. si girò di nuovo, sorridendo.. cercando si mostrare della sicurezza che non aveva.. accidenti, la vecchia Xana avrebbe messo in riga tutti quei ragazzi in un battibaleno.. lei invece.. non aveva nemmeno idea di dove iniziare..


spero che ti piacciano i papiri perchè questo post mi è venuto un filo lungo.. XD
il prologo, non esattamente felice, è la mia chiusura di una role precedente.. diciamo che non ho voluto avere trascorsi di alcun genere e liberare definitivamente la ragazza per nuove esperinze.. XD

ho messo questo club perchè da appassionata, sono certo che la tua pg non può non farne parte ^^
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 17/9/2015, 23:47     +1   -1




Don't worry: mi piacciono i papiri (anche se più da leggere che da scrivere ;)). Ho deciso di prenderti come spunto e inserire una piccola digressione sul trasferimento di Emiko. Se ho preso troppe libertà narrative fammelo sapere.

Emiko amava e odiava il Giappone. Le ricordava tanto quei paesi dell'Europa del nord, in cui il gelo dell'inverno echeggiava nel cuore della gente. Era lo stesso lì. Un popolo freddo e distaccato, ma proprio per questo capace di una nostalgia e un romanticismo sconosciuto alle calde terre meridionali. Emiko vi si rispecchiava perfettamente. Una parte di lei ne era fiera, un'altra infastidita. Era proprio quel sottile strato di ghiaccio fra anima e spirito che le aveva impedito di crollare, dopo la morte dei genitori, ma tale vincolo le aveva anche impedito di versare lacrime di sfogo. Quella calma le era comunque stata alleata, data la situazione. Quello era il suo primo giorno di scuola. Secondo anno di liceo, appena terminate le vacanze estive. Ovvero essere inserita in una classe dove tutti si conoscevano già da tre mesi: non esattamente il massimo, per adoperare un eufemismo. Sua zia l'aveva accompagnata al collegio la sera prima: Murasaki Ishikawa, sorella del defunto padre. Prima di allora, i loro incontri si potevano contare sulle dita di una mano, eppure guardandola negli occhi le sembrava di conoscerla. Forse perché erano così simili sia di carattere che di costituzione. Escluse le rughe sopra il viso e un po' d'argento che fra i capelli li colora, citando quel cantante italiano di cui non rammentava il nome. Saki-obasan aveva insistito affinché la nipote si trasferisse al dormitorio scolastico. Non aveva fornito spiegazioni in merito, ma Emiko era sicura che non fosse perché mal tollerava la sua presenza. Probabilmente, pensava che la compagnia dei coetanei gli potesse risultare più congeniale. Dopo aver disfatto i bagagli ed essersi preparata per il giorno successivo, Emiko si era abbandonata a un sonno tormentato. Fortunatamente, gli incubi non le avevano fatto visita, tuttavia trovava sempre difficoltoso prendere confidenza con un nuovo letto, nonostante tutti quelli che aveva cambiato. Come risultato aveva dormito a malapena, svegliandosi prima che il sole facesse capolino dall'orizzonte. Aveva indossato la classica uniforme alla marinara e, almeno per quel giorno, aveva lasciato perdere i monili vari con cui era solita abbigliarsi, preferendo riesumarli in seguito. Si era quindi diretta alla propria aula, affrontando il primo giorno di lezione. La presentazione dinnanzi ai compagni non era stata un problema: alla fine, era allenata a farlo. Non aveva detto niente più dell'indispensabile, dato che già la sua storia era fuori dall'ordinario. Durante le pause, alcuni compagni le si erano avvicinati. Maschi, prevalentemente. Le erano state rivolte le solite domande di circostanza, a cui aveva risposto con frasi fatte. Era così strano essere circondata da persone con tratti così simili ai suoi. Sebbene avesse lei stessa lineamenti nipponici, non le venivo spontaneo distinguerli l'un l'altro. Probabilmente, doveva semplicemente abituare gli occhi a un nuovo genere di smorfie e sorrisi. Era stato durante quelle chiacchere che si era informata dei club. Non aveva ancora stabilito quale scegliere. Letteratura, arte, musica: l'attraevano con la medesima intensità. Tuttavia, a forzarle la mano era stato il numero di aderenti, lievemente inferiore in quello di musica: in un circolo ristretto, le sarebbe stato più facile fare amicizia. Inoltre, era anche quello in cui militavano più membri della sua classe: altra opportunità sociale di cui il suo aspro carattere necessitava. Così, dopo le lezioni aveva sbrigato le procedure burocratiche, avviandosi poi assieme agli altri all'aula del club. Aveva scoperto una stanza ampia, con un palco spazioso ed enormi finestre, da cui faceva irruzione una cascata di luce che si posava sugli strumenti lì conservati: violini, chitarre, un pianoforte, persino un'arpa. Si mise a parlottare con le ragazze del club, nell'attesa che arrivasse il supervisore. Quelle occasioni un po' la innervosivano, specialmente se era circondata da perfetti sconosciuti, ma sapeva anche indossava un'efficiente maschera di cordialità. Deus ex machina, la porta si spalancò e fecero irruzione tre adulti: un uomo, una studentessa e una giovane donna. L'uomo, che a quanto pareva era il direttore, lasciò la parola alla studentessa - presidente del consiglio studentesco -, che annunciò che il precedente supervisore sarebbe stato sostituito dalla ragazza che li seguiva. Roxana Zarevina. Anche se non avessero detto il nome, Emiko si sarebbe accorta subito che c'era sangue russo, nelle vene della donna. Pelle, occhi, capelli: tutto sembrava ricordare un brezza artica. Tuttavia, quando le fu lasciata la scena si mostrò impacciata, in contrasto con il proprio aspetto. Osservandola, Emiko avvertì una punta di sollievo: almeno ora non era l'unica a essere l'ultima arrivata e a sentirsi fuori posto. Forse fu per questo che cominciò a battere le mani. Ignorava se fosse usanza compiere quel gesto, così come se gli altri l'avrebbero imitata, ma perseverò, fregandosene dell'eventuale vergogna.
 
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CAT_IMG Posted on 19/9/2015, 10:52     +1   -1


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no, qui l'unica regola è il non autoconcludere. ovvero, per sicurezza, non indare nei propri post nessuna azione futura che in realtà viene intrapresa dal proprio partner.


Xana

appena salutò i ragazzi che appartenevano al club, il classico silenzio imbarazzante scese sull'aula. Xana iniziò pensando che abituati alla loro precedente coordinatrice, fossero un po' spaesati anche loro.. si chiese, non con un pizzico di paura, se il comportamento così piatto fosse anche conseguenza della coordinatrice stessa! era pure sempre sorella di quell'arpia di Akane.. stava ancora viaggiando con la mente quanto il suono di un applauso, un singolo applauso risuonò. non ebbe difficoltà ad individuare chi aveva iniziato: una ragazza che doveva essere del secondo anno a occhio e croce. la stupì che ignorava proprio l'eventuale imbarazzo dato dall'essere l'unica persona ad aplaudire.. ma anche quella paura svanì: dapprima uno, poi due, cinque, una ventina e infine tutta l'aula stava applaudendo. questo non fece altro che rendere la sua pelle ancora più bordeax, ma in fondo, ne era felice. almeno, in qualche maniera, quella ragazza l'aveva salvata da una pessima figura ancora prima di cominciare questo incarico.. grazie grazie.. riuscì a dire. e scoprì quanto, dopo aver rotto il ghiaccio, doveva proprio ringraziarla dopo, fosse facile parlare. come ha detto la Presidente del Consiglio Studentensco disse appena gli applausi diminuirono , il mio nome è Roxana. ma vi chiedo di chiamarmi pure Xana. cercò mentalmente le parole giuste da dire.. scoprendo che parole giuste, effettivamente, non ce n'erano. noi, tutti, siamo legati dalla passione per la grande arte che è la musica. so che sono presenti diverse band, alcuni solisti e, con un po' di fortuna si risce a mettere in piedi una banda musicale. però, cercò di farsi tornare in memoria le informazioni che Akane le aveva passato, informazioni che ovviamente arrivavano dalla sorella.. niente però che dicesse cosa effettivamente facessero in quel club.. purtroppo, non conosco bene il vostro programma, quindi sentitevi liberi di interrompervi o esprivere i vostri suggerimenti.. detto fatto: anche se il risultato non fu esattamente pertinente:Esce con me dopo scuola, Xana? era uno degli studenti più anziani, il classico ragazzotto che dimostra tre o quattro anni più della sua età, uno spaccone insomma.. venne immediatamente seguito da un coro di risate tra i la sua cerchia di amichetti, ti pareva.. ma in qualche modo la risposta le venne subito alle labbra mi spiace.. non so come si cambino i pannolini ai neonati.. gli disse di rimando, stavolta seguita da una risata più generale, con immediato sprofondamento del ragazzotto nella sedia, ma, poteva immaginarlo, voleva sprofondare parecchio più giù. quindi, possiamo iniziare. credo che tutti quelli che sono in questo club da più tempo, sappiate suonare almeno uno strumento, non importa quale.vorrei sapere invece, da coloro che si sono iscritti da poco o proprio oggi, qual'è la vostra preparazione. sia di solfeggio che di pratica. anzì! le venne un'idea tutti colore per i quali questo è uno dei primi incontri, si alzino in piedi Xana scese a sua volta dal palco, per passeggiare tra le sedie. diverse persone si alzarono. una decina. ovvero un quarto del totale. uno alla volta, vorrei che vi presentaste. e che mi diciate a che punto siete. se vorrete, posso farvi lezione io personalmente. quello, almeno poteva farlo. Xana aveva ottenuto ul diploma di conservatorio a 18 anni, il Russia, dove era più un campo militare che una scuola di musica, in ben due strumenti differenti, (clarinetto e pianoforte, anche se sapeva usare molto bene anche il violino) però, vorrei che iniziassi tu. si era fermata vicino ad una ragazza dai bei capelli lunghi e neri. Emiko, lesse dalla targhetta della scuola..

ecco, qui sono al limite dell'autoconclusione XD non ho indicato che Emiko si sia alzata, dandolo per scontato, ma spero che mi perdonerai l'intrusione, era fatta per permetterti di essere la protagonista della prossima parte ^^
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 20/9/2015, 22:01     +1   -1




Scusa il mostruoso ritardo, ma questo weekend non mi ha dato respiro

Emiko si rese conto di quanto i suoi timori fossero infondati. La sua goffa - o ardita, a seconda del punto di vista - dimostrazione d'empatia ebbe un successo imprevedibile, venendo rapidamente imitata da tutti i presenti. Dinnanzi a una simile accoglienza, il supervisore parve acquistare coraggio, ringraziando gli studenti e presentandosi come si deve. Riuscì anche a replicare con simpatia alle sfacciate avance di un maschietto, impresa non sempre facile. Emiko si alzò in piedi quando gli venne richiesto e venendo interpellata per prima, avvertì un pizzico di irritazione. Gli sembrava quasi una vendetta personale, ma per fortuna il suo buon senso la corresse, facendole notare che, semmai, la donna avrebbe dovuto esserle riconoscente. Comunque fosse, non un frammento di quei dubbi trapelò. Replicò invece con naturalezza, tentando di non sembrare né troppo fredda né troppo impacciata.
Emiko Ishikawa. Lieta di conoscerla, Xana-san.
Parlando, mantenne una posa eretta, con le mani lungo i fianchi - anche se non rigide quanto in una postura militare. Il lieta di conoscerla lo disse in russo: vi riconosceva un pizzico di vanità, ma non ci vedeva nulla di male a informarla che, essendo vissuta per breve tempo anche in Russia, sapeva parlare un po' la lingua.
Mi sono appena trasferita in questa scuola: è il mio primo giorno. A essere sincera non ho mai partecipato alle attività scolastiche relative alla musica - anche perché nelle ultime scuole che ho frequentato non c'erano club o simili -, ma ho preso qualche lezione privata di canto. Non mi sono però mai esibita in pubblico: gli unici ad avermi ascoltata sono stati i miei insegnati, i miei parenti e i miei amici...
Tentennò nel pronunciare la parole amici, in quanto era una mezza bugia: non perché lo avesse fatto davvero, ma perché di amici degni di tale nome non ne aveva mai avuti.
In ogni caso, mi piacerebbe migliore e, se ne sono in grado, d'imparare a suonare uno strumento polifonico, come la chitarra, il pianoforte o le percussioni, così da accompagnare la voce. Credo sia tutto...
Era la verità: non le veniva in mente altro da dire. Alla fin fine, quella che aveva davanti era un'insegnante: già faceva fatica a mettersi a scherzare o chiacchierare con i coetanei, figurarsi con un adulto che non conosceva nemmeno.
 
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CAT_IMG Posted on 27/9/2015, 16:54     +1   -1


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vai tranquilla.. chiedi a Domitik dei miei di ritardi e capirai che il tuo tempismo è praticamente istantaneo ahaha


Xana

rimase immediatamente incuriosita dalla frase in russo che la ragazza le rivolse come saluto il piacere è tutto mio.. rispose a sua volta, sempre in russo, alla studentessa, mettendo parecchia enfasi in quel "tutto". in pratica aveva azzeccato al primo colpo un centro da 500 metri. bendata. forse parlare con qualcuno che non siano i suoi maggiordomi in russo può solo farle bene.. le sorrise, ringraziandola, stavolta in giapponese, affinchè tutti capissero quello che le due si dicevano, e passò agli altri ragazzi appena iscritto. buona parte erano affascinato dal violino, uno strumento molto bello, ma anche molto complicato, un paio di trombe, e addirittura un sax tenore. prese mentalmente appunti, avrebbe poi pensato a come sistemarli. in quanto a solfeggio, fortunatamente, erano tutti già istruiti, soprattutto da corsi delle elementari e medie, che insegnavano i rudimenti della musica. finito il giro, Xana tornò vicino al palco, ma senza risalirci. stare allo stesso livello dei ragazzi dovrebbe farla considerare come qualcuno affidabile e comunicativo. ora però veniva la parte difficile. Xana non aveva la benchè minima idea di cosa fare con un club come quello. zero assoluto. voleva evitare di sbandierarlo così ai uattro venti, perciò devette sul momento improvvisare. lei aveva conseguito il diploma a Mosca, dove le classi funzionavano parecchio diversamente, quindi nemmeno la sua esperienza passata potè aiutarla. Benvenuti a tutti voi nuovamente. il club è uno dei più numerosi, e questo, per quello che sto per dirvi, è un bene. chiuse gli occhi, prendendo un respiro. o la va o la spacca ci sono band, solisti, piccoli gruppi. ma visto che siamo qui perchè vogliamo, e non perchè dobbiamo, vi propongo un progetto per tutto questo anno, qualcosa di cui la vostra coordinatrice, quando tornerò, possa sentirsi orgogliosa: la formazione di un'orchestra sinfonica. lasciò che le parole scavassero nelle menti dei ragazzi, e prima che il leggero brusio potesse diventare incontenibile, continuò la nostra sarà un'orchestra con tutti i componenti: archi, ottoni, legni, percussioni e anche un'arpa. ma non suoneremo musica che generamente si ritiene che un'orchestra suoni. ed è quì che nasce l'idea: dimostreremo che è possibile fondere la musica classica, la musica moderna, etnica, e anche rock, per qualcosa di veramente nuovo! corse alla lavagna che era li da parte, portandola in mezzo. iniò a scrivere diversi nomi:

Immediate Music

Audiomachine

Two Steps From Hell

X-ray Dog

Mark Petrie

Antti Martikainen

angela (a questo nome alcuni mororii salirono, in uanto riconobbero un celbre gruppo pop giapponese, famoso per molte sigle degli anime)

Lindsey Stirling

Future World Music

Grove Addicts

si fermò, per ora erano abbastanza, anche se avrebbe potuto continuare parecchio. a differenza di compositori e grandi maestri, come Mozart, Beethoven, Verdi, Strauss, Shostakovic', Prokofiev ecc, di cui, se vi faccio sentire un brano potreste subito indovinarlo, questi gruppi sono, rispetto a loro, abbastanza recenti. alcuni sono nati pochi anni fa, e, negli ambienti a cui inizialmente erano rivolte le loro composizioni, erano famosissimi. però, solo recentemente hanno deciso di rendere direttamente accessibile le loro opere. e quindi, potremmo fare un concerto con alcuni brani di questi compositori, o gruppi, come progetto principale del club. lo ammetto, è un qualcosa di molto ambizioso, ma non ve lo avrei proposto se non avessi visto la passione che avete per la musica nei vostri occhi! cosa ne dite? si fermò lì, aspettando che la platea reagisse a quella vera e propria bomba..
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 28/9/2015, 20:41     +1   +1   -1




No problem, Molly

Il supervisore rispose al russo con il russo. Prevedibile, ma anche essenziale: se non l'avesse fatto, Emiko avrebbe temuto di apparire come una che si mette in mostra: anche se un classe aveva già annunciato di aver viaggiato per il mondo, non aveva annunciato in modo esplicito di saper parlare più lingue. Anche se parlare era forse un'esagerazione: escluso l'inglese, in cui era abbastanza ferrata, non era capace di sostenere una conversazione fluida in russo, francese, tedesco, spagnolo o italiano, sebbene comprendesse tali lingue e sapesse esprimersi in maniere rudimentale. Fu distolta dai propri pensieri dalla voce di Xana, che nel frattempo proseguiva nell'informarsi sulle competenze dei membri del club. Constatò con piacere che il livello dei suoi compagni era sopra la media. Non erano dei virtuosi, ma almeno conoscevano le basi. Grazie a ciò, Emiko avrebbe avuto la possibilità di migliorare. L'idea di adeguarsi a dei perdigiorno la infastidiva, sebbene si rendesse conto di non possedere chissà quale eccezionale talento. Per questo osservò con interesse gli sforzi di Xana: sebbene fosse palesemente in difficoltà, ebbe il coraggio di lanciare un progetto innovativo. I nomi che scrisse alla lavagna gli risultavano familiari: se non si sbagliava, dovevano appartenere a case di musica e compositori moderni, che si occupavano principalmente delle colonne sonore dei film. Degli Angela non era particolarmente informata, non essendo una grande appassionata di anime. Delle identità citate riconosceva discretamente soltanto la Stirling, che aveva sempre ammirato come artista. Il supervisore mise a confronto noti musicisti classici con quelli contemporanei appena elecati, per poi esporre l'idea di una fusione, che facesse combaciare il passato con il futuro. Sul momento, Emiko rimase perplessa. Senza dubbio, Xana aveva ragione: come aspirazione era ambiziosa. Altri c'erano già riusciti, come le band metal che introducevano i violini elettrici nei loro repertori, ma simili successi erano una rarità. Tuttavia, l'entusiasmo che la donna trasmetteva la contagiò. Quella figura quasi spettrale appariva come un araldo di novità, che la incuriosivano con un magnete. Comunque fosse, le rimanevano delle riserve e decise di manifestarle subito, prima che fosse troppo tardi. Alzò quindi la mano e attese di venire interpellata.
Xana-san, avrei una domanda da porle: intende dire che dovremmo già scegliere i brani e imparare ciascuno una parte o prima imparare a suonare? Lo dico perché padroneggiare uno strumento è piuttosto complesso, quindi sarebbe opportuno focalizzarsi subito verso l'obbiettivo, prima di intraprendere lezioni generiche.
Divenne consapevole che, dalle proprie parole, doveva apparire come una vecchia megera che deride i sogni di un bambino, per cui si affrettò a fare una correzione, accompagnandola con un sorriso imbarazzato.
Mi rendo conto di sembrare una guastafeste e mi scuso: volevo solamente vedere se la pensavamo allo stesso modo.
 
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CAT_IMG Posted on 30/9/2015, 08:31     +1   -1


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Xana

ascoltò attenta quello che la ragazza, Emiko, ora si ricordava, la stessa che le aveva rivolto il saluto in russo, ebbe da obiettare. Sorrise. qualcuno in quella classe almeno un po' faceva girare gli ingranaggi nel modo giusto. esattamente. le problematiche di questo progetto sono molte. oltre a quelle che hai citato tu, anche il tempo a disposizione, e l'effettiva disponibilità dei partecipanti sono dei... ostacoli con cui fare da conto. non pretendo di certo che sappiate in un anno suonare un repertorio che persone con anni e anni di esperienza sulle spalle impiegano sei mesi solo per preparare un brano. a memoria, con coro e band al seguito e magari con effetti visivi alle spalle.. ma non lo disse.. la preparazione dei pezzi, e l'apprendimento degli strumenti, per darti una risposta, saranno paralleli. non suoneremo i brani originali. escludendo il fattore difficoltà, quello che ci blocca la strada è l'altro costo delle partiture. in quanto originali, costano svariate centinaia di dollari l'una. e questo club forse può permettersene uno o due ma non tutto un corcerto. lo disse con leggera ansia. parlare di denaro con dei ragazzi che dovevano avere in mente solo l'apprendimento e l'istruzione le sembravaun po' crudele, ma Akane l'aveva istruita molto bene in tal senso. ogni club aveva tanto di budget, segretario, tesoriere e un bilancio. ne più ne meno di ogni normale impresa o azienda. continuò suoneremo delle arrangiature, più semplici, ma anche più accessibili. molte delle quali sono quasi identiche all'originale che solo ascoltando i brani autentici diverse volte di riesce a capire quale è uno e quale l'altro. e l'apprendimento degli strumenti sarà effettuato proprio su queste partiture. partendo dai brani , o pezzi di brano più semplici via via fino a quelli più complicati. Xana aveva l'abitudine di passeggiare tra i vari studenti, in modo da tenere sempre sott'occhio tutto il club. alla fine, avrete imparate e i brani e a scuonare. finì di dire ai ragazzi la risposta che Emiko le aveva fatto ma per prima cosa, vi sono alcuni preparativi da fare: controllò l'orario. il tempo era letteralmente volato. fu la prima volta, da quel fatidico giorno, che non si accorgeva di quanto rapido fosse il tempo. sono sicura che avete tutti interenet a casa. scrisse un indirizzo alla lavagna, che riportava ad una sezione dell'università Lilium, quella di Xana, dove erano appunto archiviati moltissimi brani, tra cui quelli da lei elencati prima. chi non lo avesse, me lo dica subito, che provvederò immediatamente. riprese il discorso in quel sito, troverete i brani di questi, e altri, compositori. per ora, cosiglio di limitarci a solo. poi magari estenderemo le possibilità.. ascoltate quei brani, e scegliete, per ciascun compositore o gruppo, cinque brani, indicando la preferenza, dal primo a quinto. inoltre, vorrei che decideste, non dovete darmi ora la risposta, se coinvolgere il club del coro. insieme potremmo avere più difficoltà, ma il risultato sarà veramente spettacolare. in quel momento, suonarono le campanelle. quella era la prima riunione del club, quindi era durata solo un'ora. le prossime sarebbero durate anche tutto un pomeriggio. se necessario. prima di lasciarli andare, nessuno infatti si era mosso di un millimetro, nonstante il suono della salvezza la prossima volta, serteggeremo i brani. e voteremo per il club di coro. avete tre giorni. inoltre, se avete domande, proposte, critiche, problematiche da esporre, preparatele e le esporrete al club la prossima volta. tutte queante. li guardò. potete andare. immediatamente la presidentessa del club si alzò in piedi scandendo il rituale In Piedi! INCHINO! urlando leggermente per farsi sentire da tutti. appena sentì il rumore di sedie smosse, si lasciò sedere sul palco, chiudendo gli occhi e sospirando. era finita. ed era sopravvissuta. per ora.


molly?????
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 30/9/2015, 20:42     +1   -1




Quella della pubblicità della Moment :asd:


Emiko era sollevata. Il supervisore non se l'era presa per il suo commento: anzi diede prova di serietà, esponendo senza mezzi termini le difficoltà, sia tecniche che economiche, a cui sarebbero andati incontro. Emiko concluse che, se Xana proponeva un progetto del genere, pur essendo consapevole degli ostacoli da superare, significava che disponeva delle competenze necessarie per portarli al successo. Rise fra sé e sé della parola successo: come se quella fosse una gara, a cui bisognava vincere a ogni costo. In effetti, si rendeva conto che gli ostili ambienti sociali a cui era abituata avevano nutrito la sua competitività. Mentre il supervisore camminava fra di loro, Xana la studiò come un animale esotico. Nonostante i modi aperti, vestiva con eleganza e, per quanto manifestasse la propria insicurezza, mostrava anche una decisione fuori dal comune. Emiko scoprì d'invidiarla: lei non era mai stata capace di sfoggiare così facilmente la propria fragilità. Se lei era un vetro, impossibile da tagliare ma semplice da infrangere, Xana gli ricordava invece il placido vigore del legno. Quel candore che l'adornava sembrava una maschera e come tale dava un'impressione sbagliata. Il supervisore nominò un sito da visitare ed Emiko si ripropose di farlo: ormai si sentiva coinvolta da quello che, in principio, aveva considerato un passatempo. Dopo l'inchino, attese che la classe si sfoltisse. Alle compagne che la interrogarono, rispose con la verità.
Arrivò subito. Dovrei parlare un attimo con Zarevina-sensei.
Rimase in piedi, finché l'ultimo studente non uscì. Dopodiché si avvicinò a Xana, seduta sul palco. Le rivolse un secondo inchino, sebbene meno pronunciato del precedente. Avrebbe parlato dopo essere stata interpellata.
Ecco: volevo scusarmi di nuovo per prima, Xana-san. Non volevo metterla in difficoltà il primo giorno del club. La ringrazio anche per non aver replicato con durezza, come invece la situazione avrebbe richiesto.
Era consapevole che quella formalità era esagerata: il supervisore non le sembrava il tipo per prendersela per quelle stupidaggini. La sua, se ne rendeva conto, era soltanto una scusa: un pretesto come un altro per osservare la donna e valutare le sue reazioni, probabilmente più interessanti del chiacchiericcio che l'aspettava fuori in corridoio.
 
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CAT_IMG Posted on 4/10/2015, 21:37     +1   -1


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Xana

in verità, non si aspettava che qualcuno le chiedesse qualcosa finita la riunione. Infatti, riaprendo gli occhi si ritrovò davanti proprio la stessa ragazza che lei aveva scelto per prima, e quella che poi pose le prime domande sul progetto. Inclinò la testa da.un lato, poggiando la mano opposta sul collo.. Sulla fascia che copriva il collo, per la precisione, ascoltando con curiosità quello che la ragazza le diceva. Inarcò un sopracciglio, perplessa. Era indecisa se rispondere alla domanda con diplomazia, oppure provare a scuotere un po' la ragazza, dato che, da quello che aveva ascoltato, non aveva grande stima di se stessa.. Siamo in due.. Pensò. In quei mesi nemmeno lei si considerava molto al disopra di una nullità.. Quindi, forse anche per se stessa, decise di adottare un approccio più drastico. Smettila. Veramente. lo disse abbastanza piccata, quasi aggressiva smettila di considerarti cosi male. Quello che hai detto è stata solo la verità, e dovrei essere io a dover essere buttata fuori a calci se non ti avessi ascoltata. Sei sveglia. attenta. e fai funzionare le rotelle che stanno qui dentro appoggiò di proposito l'indice sulla fronte della ragazza, premendo appena tutto ciò è un pregio. Non qualcosa di cui scusarti. E per inciso... non ce la fece più, iniziando a ridacchiare per la situazione surreale io sono la vostra coordinatrice.. Non il sergente istruttore. Non vi mangio mica se esprimente la vostra opinione in sincerità. Quindi.. stavolta con un tono molto più gentile e dolce non chiedere scusa per qualcosa che non hai sbagliato.. O finirai a chiedere scusa per tutta la vita.. Inoltre, siamo qui per divertirci, ma anche per imparare. Voi da me, e io da voi. Tutti insieme. finì appoggiandole la mano sulla spalla, togliendola pero subito dopo qualsiasi cosa tu ritenga giusta, non esitare ad esprimerla. Va bene, Emiko-chan? mentalmente, sapeva che quel discorso doveva essere fatto a lei a sua volta. Anche lei doveva riuscire a smettere di scusarsi a ripetizione. Soprattutto in quegli ultimi sei mesi...
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 5/10/2015, 01:38     +1   -1





Constatando la reazione provoca supervisore, Emiko temette di aver esagerato. L'inconsueto vigore che Xana adoperò per rincuorarla la sorprese. Pensò che forse doveva averle fatto pena: dalle sue parole sembrava la considerasse una timida studentella che si preoccupa troppo dell'opinione degli altri. Tuttavia, era consapevole che potesse esserle andata peggio. Si sarebbe ritrovata in una situazione ben più spiacevole se il suo stratagemma fosse stato scoperto. Certo era mossa da un semplice interesse, eppure le sue scuse potevano venire interpretate come un vile sofisma. Si dimenticò di quelle preoccupazioni per via dell'approccio fisico della donna. A seguito di esso, la pelle della sua fronte e l'osso della sua spalla parverò ricordare per una manciata di secondi la sensazione tattile. Emiko aveva trascorso abbastanza tempo nei caldi paesi mediterranei per non dare troppo peso a simili dettagli, ma il suo sangue nipponico e il bagaglio di riservatezza genetica che comportava le procurò comunque una punta di disagio. Non sufficiente però a metterla di cattivo umore nei confronti di Xana: motivo per cui riuscì a offrire all'interlocutrice un sorriso per la maggior parte sincero. Alzò le sopracciglia e abbassò lievemente il capo, parlando con un accenno d'imbarazzo.
Già, pensò lei abbia ragione. Il fatto è che, essendo la prima volta che ci incontravamo, non volevo farle una cattiva impressione. Allora io...
Fece per scusarsi ancora, ma poi decise che sarebbe stato come prenderla in giro, per cui cambiò idea.
... la ringrazio. Adesso dovrei andare, ci vediamo la prossima volta.
Si voltò e s'incamminò verso la porta. Giunta sulla soglia, si girò ancora verso Xana.
Comunque, è stata grande prima.
Detto ciò si dileguò. Mentre procedeva in corridoio per raggiungere le compagne, si domandò perché aveva pronunciato quell'ultima frase. Intanto non era da lei. In più, non era solita sfoggiare un linguaggio così diretto: piuttosto avrebbe detto che aveva gradito la sua prima lezione o simili. Che fosse un'eco della sorella? Non ne era sicura: le risultava ancora difficile distinguere dove finiva lei e dove iniziava l'altra.
 
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CAT_IMG Posted on 10/10/2015, 17:36     +1   -1


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Xana

nel momento che Emiko stava per uscire dalla sala, un trambusto nel corridoio esterno seguito immediatamente dall'urlo XACCHAN!!! fece alzare le orecchie con preoccupazione alla destinataria dell'urlo, come una gatta gira le orecchie appena sente un rumore non famigliare. Il problema era che quella voce, famigliare, lo era fin troppo! e sapeva che era portatrice di sventura e distruzione.. Scese dal palco, in piedi, facendo un mezzo passo all'indietro, a mo di iniziale fuga.. Ma fu inutile. Una ragazza, molto sexy, avrebbero giudicato i maschi, capelli nerissimi, a caschetto, sguardo vivo e furbo, attraverso come una valanga la porta, trascinandosi dietro un nugolo di curiosi. La divisa delle superiori era impeccabile, e effettivamente le stava proprio bene.. Come una gazzella si fiondò addosso al suo bersaglio: Xana! Eccoti qui, allora come è andata? Sei riuscita a buttare fuori a calci quell'hikikomori che si era insediato nella tua casa?? ovvio che l'hikikomori era Xana stessa, e mentre la tempestava di domande a mitraglia, la guardava, in volto, ovunque, osservandola e girandole attorno, come se fosse un esemplare da studiare. Xana aveva un livello di imbarazzo "Over9000", per parafrasare un vero hikikomori, e le indagini della ragazza non facevano altro che peggiorare la cosa. Akane! Che accidenti stai facendo qui? Ancora! Dovevamo vederci fuori.. da parte sua, Akane scosse la testa tra se e se, osservandola, non poté notare che la siberiana non era nemmeno lontanamente vicina ai fasti che un tempo le appartenevano. perché sei cosi dannatamente fissata con il mio aspetto?? supplicò quasi, senza sperare di avere una risposta Mens sana in Corpore sano fu invece l'inattesa affermazione, che le venne indirizzata. Subito dopo, la prese a braccetto, e si avviò verso l'uscita, passando accanto a vari appartenenti del gruppo, che ovviamente si erano inchiodati a vedere l'inatteso e divertente teatino.. eri la più bella! Nulla a che vedere con questa sciatteria.. indicando la Xana attuale ed eri la più intelligente. Risolvevi problemi teorici multidimensionali in un decimo del tempo degli alti. Ogni sistema algebrico e non per te era un lucchetto con chiave annessa. Sapevi costruire, con quelle dita, nano meccanismi che facevano invidia alla NASA! premi Nobel di tutto il mondo non aspettavano altro che tu ti laureassi per lavorare con te! Accidenti! disse ovviamente tutto ciò a voce un po' troppo alta, proprio per assicurarsi che tutti sentissero bene e chiaramente. se ti faccio tornare la snegurac'ka che eri un tempo, allora anche la tua intelligenza tornerà quella di un tempo! batté con la sinistra sulla spalla di Xana tu lo fai solo perché sei un'arpia! E ti piace tormentare la gente! un gemito falsamente offeso salì dalla gola di Akane potrei anche offendermi.. Sono accuse pesanti...! ma la voce lasciava intendere che Xana invece avesse azzeccato in pieno..



Edited by Fallen Angel - 10/10/2015, 18:59
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 11/10/2015, 17:47     +1   -1





Emiko ebbe un sobbalzo quando una ragazza, dopo essersi sonoramente annunciata, fece irruzione nella stanza, superando la sedicenne con un camion sorpassa un motorino. Emiko osservò l'incontro fra Xana e l'ultima arrivata, non riuscendo a distogliere gli occhi. L'esagerato entusiasmo con cui Akane - così si chiamava - apostrofò il supervisore e la malavoglia con cui questa reagiva le strappò un sorriso, che presto si tramutò in una risata, che si affrettò a schermare con una mano. Oltrepassando la soglia e rimanendo in disparte, guardò le due allontanarsi, ascoltando le storie su Xana che le venivano ricordate dall'amica. Snegurac'ka. Forse era un nomignolo appropriato, anche se le sembrava stranamente drammatico. Se non si sbagliava, alla protagonista della leggenda era impedito d'amare. Che Akane facesse riferimento ai trascorsi di Xana? Emiko scelse di lasciar perdere: congetturare su parole pronunciate per caso non l'avrebbe condotta da nessuna parte. Riguardo la questione sulla genialità, potrebbe invece essere stata una semplice battuta. Ad ogni modo, avrebbe avuto la possibilità di scoprirlo in seguito. Così s'incamminò, raggiungendo i compagni e le compagne che, come lei, si erano arrestati per assistere alla scena.
Chi era quello schianto?
Boh, magari un'amica.
Dici che me la farebbe conoscere?
Per caso hai dimenticato il discorso dei pannolini?
Avvolta dai commenti e dalle risate degli altri, Emiko rimase a testa bassa.
In realtà, non sappiamo niente di lei. Per ogni altro, ciascuno di noi resterà sempre un mistero.
Aveva pensato ad alta voce e se ne rese conto quando tutti si voltarono a fissarla. Per attenuare la situazione diede un'alzata di spalle.
Beh, credo di averlo letto da qualche parte...
Adesso in classe abbiamo una filosofa!
Mentre percorreva i corridoio con gli altri, Emiko si sforzò di conversare. Non le era difficile fingersi interessata ad argomenti di cui non le importava assolutamente nulla, quindi socializzò abbastanza in fretta. Dopo essersi congedata - congedata: un termine che, fra i suoi coetanei, probabilmente adoperava soltanto lei - si diresse verso il dormitorio, nella stanza ancora occupata da lei sola. Era ancora presto, ma voleva fare alcune ricerche. La presentazione con Xana l'aveva appassionata, quindi voleva subito documentarsi sulle musiche da lei accennate. Trovare quei nomi su Google era semplice, per cui si mise subito ad elencare i vari brani, per poi ascoltarli su Youtube. Come in ogni cosa, anche in questo compito fu meticolosa: assegnò voti dalla F alla A per ciascuna musica, indicando anche se la considerava stimolante, avvincente, nostalgica<i> o <i>malinconia. Prima che se ne accorgesse, il cielo oltre la finestra della sua camera s'imbrunì. Spense quindi il computer, rivolgendo la sua attenzione allo svolgimento dei compiti per casa e al ripasso degli appunti presi quel giorno. Si coricò che era notte tarda, ormai sfinita.
 
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CAT_IMG Posted on 15/10/2015, 23:34     +1   -1


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Xana

la morsa d'acciaio della mano di Akane attorno al suo braccio condannava una sempre-più-depressa Xana a seguire la sua professoressa verso chissà quali mete. inoltre questa parlava a ruota libera, ignorando ogni accenno di disinteresse della siberiana o di interruzione più o meno volontaria dovrai riprendere, piano piano, la tua routine. hai un mucchio di tempo da recuperare, e anche più cose da fare. domani nel mio ufficio troverai molti appunti che ho avuto cura di prendere Xana tradusse immediatamente con "far prendere": in pratica aveva schiavizzato i suoi colleghi per evitare che lei restasse indietro con il programma. al mattino. ti voglio li. Jackson ha disperato bsogno che tu sia presente alla sua discussione di laurea, la settimana prossima. non chiedo che tu torni a fargli da operatrice, ma credo che al morale del ragazzo possa solo fargli bene. il suo progetto è stato approvato, e partira quasi immediatamente per la Cina. quindi approfittane per salutarlo come si deve. hai un esame di architettura quantistica tra tre mesi. nulla che tu non sappia già, ma non ho potuto metterti più in la di così. si era veramente data da fare! ti aiuterà a tornare in regime con lo studio. e, domani, si, proprio domani sottolineò la cosa due volte avremo gli incontri con varie classi delle superiori. non sono colloqui preuniversitari. nessuno di loro avrà la maturità prima di due o tre anni, ma dobbiamo far venir loro la voglia di studiare. e sapere che belle ragazze come te frequentano facoltà da nerd e secchioni li spronerà un po'. ci sarò anche io, tranqulla.. ora possibilmente era molto meno tranquilla! ma! di colpo si fermò. in effetti non si era nemmeno resa conto, trascinata dallo tsunami che era quella donna. Akane le si porse davanti, poggiandole le mani sulle spalle. ora dobbiano andare a trovare una persona che desidera conoscerti Xana rimase folgorata. quel tono, severo e autoritario, che faceva veramente capire quanto potere ci fosse in quella piccola donna, era usato solo nelle lezioni ed esami più difficili ed importanti. quindi se ora era seria, voleva dire che era qualcosa di dannatamente importante. vitale, anzi. la curiosotà di Xana sparò alle stelle: chi, o che cosa, possono rendere di colpo Akane così seria? salì da sola sulla macchina, e le due donne si avviarono rapidamente verso la città. dapprima non aveva idea di dove, ma quando arrivarono in prossimità dell'ospedale, notò che Akane rallentava, e accostava. le fece un cenno, e Xana scese dalla macchina. anche qui venne presa a braccetto, ma almeno non era così recalcitrante che prima. salirono vari piani e attraversarono parecchi corridoi. fino a entrare in una camera, dove una donna, con un visibile pancione, era intenta a leggere una rivista (di musica). aveva gli occhiali, ed era pià simile a Xana, che ad Akane, come fisico. Akane era snella e agile, lei, e quella donna, erano formose e sensuali..eppure... anchei capelli, molto lunghi, ben curati.. non ci mise molto a capire che quella era la Sorella! esclamò radiosa la sua professoressa. al suono della voce, lei alzò gli occhi, che subito si illuminarono dalla felicità. Akacchi! a prima vista poteva sembrare che fosse la donna la maggione. invece era il contrario. Akane, e Aoi, lesse di sfuggita il nome, avevano 3 anni di differenza, e lei era la minore. ti ho portato la tua sostituta, corse dietro a Xana, spingendola verso la donna come se fossero le fauci di un leone. ahh eccoti. ciao... Xana giusto? Akacchin non smette un istante di parlare di te. vedo che non hai smesso con il vizio del cosplay.. rivolta brevemente a Akane, e alla sua uniforme di studentessa vieni, non ti mordo mica. sembrava molto più getile e cordiale di Akane. e molto più... Xana non seppe trovare un aggettivo adatto, ma Protettiva, Materna, potevano rendere l'idea. ispirava fiducia. e così di avvicinò accidenti sei veramente bianca! e così bella! potè notare dal tono di voce che era sinceramente ammaliata da quelle sue particolarità.. come stanno i miei ragazzi? si sono comportati bene, almeno il primo giorno? Xana titubò, ma la donna continuò scusa per il veramente breve preavviso. scommetto qualcuno te ne ha parlato all'ultimo momento.. entrambe guardarono Akane, che aveva una faccia di bronzo da collezione addosso e ti ha fatto correre come una disperata.è normale disse scuotendo la testa con rassegnazione se hai qualsiasi domanda, non esitare a farmi sapere. sarò ben felice di aiutarti in questo compito. l'incontro fu molto più sereno di quanto potesse sperare. se pensava che avebbe parlato con una Akane in miniatira, invece sembravano quasi due estranee, data la abisale differenza di carattere. ma non se ne curò molto, e riuscì ad apprezzae finalmente quella donna e anche il lavoro che svolgeva in quel club. Xana ricevette tantissimi consigli, molto più utili di quelli che le vennero dati dal preside quella mattina. solo alla sera tardi finalmente tornò a casa sua, padrona della propria persona e della propria volontà, che però non durò a lungo. una volta mangiato ed essersi sistemata, cadde sfinita sul letto, addormentandosi come un ghiro.. dormendo veramente per la prima volta i sei mesi..
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 16/10/2015, 15:59     +1   -1






I giorni si susseguivano senza sosta, come se avessero fretta di raggiungere il futuro. Emiko aveva sempre detestato i capricci del tempo, incurante dei poveri umani che gli erano sottoposti. Perché i momenti felici e quelli carichi di novità, insomma quelli che avresti voluto o dovuto assaporare con maggiore calma, scorrevano a ritmo così frenetico? E perché invece quelli infelici e tediosi proseguivano con così estenuante lentezza? Si rendeva conto che era una semplice illusione: il tempo non esisteva, esisteva soltanto la percezione che avevamo dello stesso. Ed era proprio dalla sua costante insoddisfazione che l'umanità aveva trovato la forza per evolversi ed erigersi a padrona del mondo - o almeno, padrona relativa: le zanzare e le api non erano forse più numerose? Comunque fosse, la ragazza sentiva di non disprezzare del tutto quella perenne ansia: da essa sapeva trarre un'energia inaspettata, che l'aiutava a superare ogni ostacolo. Per questo motivo aveva scavalcato con un balzo i primi giorni di scuola, abituandosi all'ambiente circostante con la stessa facilità con cui un virus si adattava all'organismo che invadeva. Gli sembravano trascorse un paio d'ore da quando aveva osservato Xana e la sua eccentrica amica svanire dalla sua vista. Mentre si avvicinava all'ingresso del club, perdendosi e contribuendo al chiacchiericcio delle compagne di classe, non era sicura del suo stato d'animo. Era felice di affrontare un'altra lezione oppure la prospettiva la spaventata? E per cosa? Entrambe le emozioni erano riduttive e non abbracciavano minimamente ciò che le passava per la mente. Inoltre, si sentiva un po' in colpa. Delle decine di brani che aveva avuto il compito di scovare, ne aveva portati a galla appena una manciata. Non che avesse, per quell'incarico, lesinato il proprio impegno, ma in quei giorni il sovraccarico aveva fatto scempio delle sue capacità di concentrazione e giudizio. Inserirsi in un programma scolastico nuovo non era mai facile, motivo per cui era riuscita, per ogni autore suggerito, a selezionare un unico titolo, invece che cinque: quello che l'aveva più colpita, lasciandole un segno più profondo. Di tutti gli altri, sebbene li avesse ascoltati su Youtube, non era riuscita a selezionare i migliori. Gli doleva ammetterlo, ma evidentemente la sua mente aveva dei limiti creativi. Per compensare l'accaduto, aveva redatto e stampato un'ordinata lista a computer, che portava con sé nello zaino.
CITAZIONE
Immediate Music: Serenata Immortale.
Audiomachine: Guardian of the Gate.
Two Steps from Hell: Protectors of the Earth.
X Ray Dog: Here comes the King.
Mark Petrie: Richat.
Antti Martikainen: Titannium Sky.
Angela: Asu e no Brilliant Road.
Lindsey Stirling: Dragon Age.
Future World: Aqua Vitae.
Grove Addicts: Drift.
 
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CAT_IMG Posted on 1/11/2015, 07:26     +1   -1


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Xana

il risveglio però fu veramente traumatico. non più abituata alla rigidità dei suoi orari di vita, gli sbadiglie stiracchiamenti facevano capire che il suo corpo avrebbe volentieri riaccolto il caldo abbraccio delle coperte del letto per due o tre giorni di fila. si fece comunque forza e strisciò, proprio così, strisciò fuori dal letto in direzione del bagno. solo l'acqua gelida fece riavviare completamente il suo cervello, e solo allora notò l'orario: le 6:00 del mattino. un sospirò le salì alle labbra. dovette sforzarsi nel riprendere la sua quotidianità: in genere Xana dormiva o nuda o con una leggera vestaglia, e quindi scendere di sotto con essa non sarebbe stato esattamente il massimo, quindi, fece tacere i morsi della fame (era a digiuno da quasi 20 ore), si mise il completo sportivo (top e pantalongici da jogging. il ventre era scoperto, e decise anche di legare i capelli a coda di cavallo. mentalmente segnò che quel pomeriggio avrebbe passato il tempo a curarli. per la prima volta in sei mesi, tornò ad usare il suo piccolo, metallico amico: il ragno cibernetico che, sul suo banco di ricarica, attendeva paziente (da metà anno) che i suoi servigi fossero necessari. infatti, a differenza di lei, non aveva perso il suo smalto, ed appena vvicinò la mano, questi si legò ad un dito a mo' di anello. poi, appena avvicinò il dito all'orecchio, questi si trasferì, assumendo la forma di un pendaglio d'argento con una sorta di perla. irriconoscibile dalla sua forma originale. finalmente prontà, uscì dalla camera, e scese le scale rapidamente. nella sala da pranzo trovò ovviamente tutto pronto. non le piaceva chiamare coloro che lavoravano li "servitù". Xana era troppo aperta di mente per accettare qualcosa così degradante. il suo "staff" era più appropriato. Boris, il maggiordomo principale e addetto alla gestione economica della casa, e Ivan, il secondo maggiordono e responsabile della sicurezza e del personale, le uniche due presenze maschili in tutta la casa, erano pronti per ricevere eventuali ordini di Xana stessa, ma soprattutto, per aggiornarla delle ultime novità. (le seguenti conversazioni sono tenute in russo Xana, Boris, Ivan)
buongiorno Milady. la colazione è già pronta, appena lo desidera può accomodarsi. Grazie Boris sono sollevato di rivederla di nuovo attiva. abbiamo temuto per la sua salute ma nonstante questo il maniero è stato gestito sempre con la massima serietà e dedizione. inoltre ho tenuto in ordine personalmente la pista di jogging, e stamattina l'aria è perfetta per una corsa. infatti era proprio quello che intendevo fare.. essenzialmente, abbiamo assunto una nuova cuoca. e le assicuro che ha passato tutti i miei più severi esami. su quello non c'era dubbio. Boris era severo tanto quanto leale alla sua famiglia, è esperta di nutrizonismo, e collaborerà con il suo chef per rimetterla in forma al più presto. ho preparato un rapporto dettagliato di quello che è stato eseguito in questi ultimi mesi, e glielo farò avere sulla sua scrivania entro pranzo. non vi sono stati problemi di sorta, nella villa, e ho effettuato personalmente una ricognizione stamattina. la villa è in massima sicurezza. vi ringrazio! esclamò la siberiana, sollevata dallo zolo dei suoi due maggiordomi. fate preparare la colazione tra un'ora. e il bagno tra 30. i due s inchinarono e immediatamente si diressero ai loro compiti. le invece, uscì la portone principale e immediatamente il profumo che amava di più, il pino, la accolse dolcemente. chiuse gli occhi, inspirando e pieni polmoni. quell'aria fresca a frizzante sgombrò finalmente gli ultimi ingranaggi arrugginiti della sua mente, e quando li riaprì, il blù dei suoi occhi tornò ad essere, dopo tutto quel tempo, quasi percorso da scariche elettriche. Xana, la vera Xana era tornata. si mise immediatamente a correre, corsa leggera ovvio, doveva riabituarsi. e dopo la stimata mezz'ora, scorprì quando Akane avesse ragione sul voler ritrovare al più presto la sua forma. era esausta, quando una corseta del genere non le avrebbe nemmeno allungato il respiro, ma notò che, ma mano che i suoi muscoli tornavano in attività, anche le sue facoltà mentali erano più attive. odiava ammetterlo, ma l'arpia non abagliava mai un colpo. il rientro, il bagno caldo che le tonificò il corpo, e i dati che il suo cyner ragno le segnalò: battito cardiaco, pressione sanguigna ecc e che lei invio a Ivan, lui avrebbe saputo cosa farsene, i vestiti da studentessa universitaria perfettamente in ordine in attesa di essere indossati, gli asciugamani caldi.. un po' non le dispiaceva essere viziata.. nonostante tutto. la colazione era leggera, gustosa, e energica. la nuova assunta era proprio capace di svolgere il suo lavoro. sazia al punto giusto, e nemmeno appensantita in un etto, uscì di casa, trovando la macchina pronta ad aspettarla. senza autista, ruolo svolto da Ivan nei momenti più mondani, altrimenti Xana guidava da sola le sue auto. un' A3 sportback nera, di certo non usciva in Ferrari per andare a scuola. mezz'ora dopo era nello studio di Akane, sensei Akane. la donna era vestita di tutto punto come una professoressa, e le bastò un solo aguardo alla sua pupilla per capire, in mezzo secondo, la profonda trasformazione in atto nella russa. le diede un plico bello alto di appunti. Akane, nonstante la facoltà in cui insegnava, usava molto la carta (riciclata), plico che Xana riportò in macchina, per poi recarsa ai padiglioni dell'auditorium del campus: riconobbe le varie facoltà, e anche lei attrasse i soliti sguardi curiosi, mentre si recava al loro stand. li ricevette un abbraccio sbriciolaossa dal suo amico Jackson, che di li a un mese sarebbe partito per la Cina. va detto che il ragazzo era riuscito a trovarsi una ragazza. dopo aver sfiorato il centinaio di rifiuti da parte di Xana stessa, in quei sei mesi aveva conosciuto una studentessa francese che gli aveva letterelamnte rubato l'anima. la sua presenza rinvigorì anche i suoi colleghi. sia quelli giovani, che quelli che erano all'ultimo anno. la mattinata fu molto movimentata. se Jackson attirava nuguli di ragazzine, più estasiate per lo studente che per i corsi, Xana attirava frotte di ragazzi che sembrava non avessero mai visto come era fatta una donna prima d'ora. fortunatamente era solo la mattina, ma fu divertente, anche se molto faticosa. al rientro a casa seguì un prando gustoso e vario, e appena rientrò in camera, trovò i rapporti di Boris, sulla villa, e di Ivan, che le indicava tutto una serie si esercizi per riprendere la forma fisica al meglio e al più presto. sorrise, leggendo quelle righe. l'aspettana delle giornate faticose, ma non si sarebbe annoiata.

i due giorni che seguirono furono estenuanti. al mattino era impagnata in attività fisiche e palestra. al pomeriggio studiava gli appunti e li ripassava. dopo un iniziale difficoltà, riprese nuovamente la sua forma, sia fisica che mentale. ovviamente mancava ancora mooooolto prima che potesse dire di aver recuperato i sei mesi buttati, ma almento non era più, come diceva Akane, una sciatta. i suoi capelli erano tornati ad essere brillanti e bianchi come un tempo, servirono 6 ore per eliminare nodi, doppie punte, e per lavarli e asciugarli e rinfornzarli. sorrise ai ricordi, e iniziò a lavorare in quello che era il programma del club di cui era diventata coordinatrice. anche lei prerarò una lista di brani preferiti, ma li avrebbe rivelati solo alla fine delle votazioni. aveva comunque nel suo database le discografie complete dei vari artisti, quindi non si sarebbe fatta comunque trovare impreparata, e preparò una scaletta delle varie proposte: dalla band+ orchestra, coro, oppure arrangiamenti per quartetti d'archi o per banda. insomma, ce n'era per tutti i gusti. esausta, infine, andò a dormire, il giorno seguente sarebbe stato quello decisivo.

il mattino, proseguì nelle sue attività, e prima di pranzo rilesse le schede di ogni membro del club, in cui erano presenti capacità, interessi e motivi che lo avevano spinto a fare quel club. come strumenti, non erano messi male. una piccola orchestra sarebbe uscita sena problemi, e anche di una 30ina di elementi, era comunque di tutto rispetto! e i restani erano già parte di due band: una di prog-rock che sonava cover, e l'altra di sinphonyc metal. sazia, si recò nell'aula/teatro. vestita più casual rispetto alla prima volta, ma con sempre una fascia a coprirle completamente il collo, arrivò con almeno 30 minuti di anticipo. se la prima volta, aveva attirato sguardi avunque, ora che, rispetto ad allora risplendeva quasi di luce propria, il nugulo di interessati era praticamente decuplicato. entrò in aula, aspettanto che, finita la pausa pranzo, i ragazzi rientrassero per le attività di club. quel giorni sarebbero durate 4 ore, ma stavolta non si sarebbe fatta trovare impreparata.
 
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23 replies since 17/9/2015, 10:25   614 views
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